Il tratto davvero incontestabile della rivoluzione è l'irruzione violenta delle masse negli avvenimenti storici (L.D. Trotsky, Storia della rivoluzione russa)

Politica nazionale

Per una sinistra rivoluzionaria

Come i nostri let­to­ri ricor­de­ran­no, già abbia­mo ini­zia­to a inte­res­sar­ci del nuo­vo pro­get­to neo­ri­for­mi­sta che, a par­ti­re dall’assemblea nazio­na­le tenu­ta­si il 18 novem­bre scor­so nel Tea­tro Ita­lia di Roma, ha mos­so i suoi pri­mi pas­si con l’obiettivo di pre­sen­ta­re alle pros­si­me con­sul­ta­zio­ni poli­ti­che una lista elet­to­ra­le. Men­tre si stan­no svol­gen­do in tut­to il ter­ri­to­rio nazio­na­le assem­blee ter­ri­to­ria­li per il lan­cio di quest’iniziativa, già sta cir­co­lan­do una boz­za del pro­gram­ma con cui il nascen­te sog­get­to poli­ti­co dovreb­be pre­sen­tar­si alle ele­zio­ni: un testo che con­fer­ma e raf­for­za i dub­bi e le per­ples­si­tà che abbia­mo già espres­so, e su cui ci riser­via­mo di tor­na­re con un più appro­fon­di­to arti­co­lo di ana­li­si che pub­bli­che­re­mo nei pros­si­mi giorni.
Tut­ta­via, la sini­stra che in Ita­lia affon­da le sue radi­ci nel mar­xi­smo rivo­lu­zio­na­rio non inten­de lascia­re fuo­ri del pro­ces­so elet­to­ra­le un’opzione clas­si­sta e auten­ti­ca­men­te anti­ca­pi­ta­li­sta che pos­sa inter­pre­ta­re e aggre­ga­re, anche attra­ver­so il voto, le istan­ze di cam­bia­men­to in sen­so socia­li­sta di que­sta società.
È per que­sto moti­vo che il Par­ti­to comu­ni­sta dei lavo­ra­to­ri (Pcl) e Sini­stra Clas­se e Rivo­lu­zio­ne (Scr) – pur con­sa­pe­vo­li degli enor­mi osta­co­li, anche deter­mi­na­ti dal carat­te­re for­te­men­te anti­de­mo­cra­ti­co di una leg­ge elet­to­ra­le che mira a impe­di­re la pre­sen­ta­zio­ne di sog­get­ti poli­ti­ci fuo­ri dal qua­dro bi- (o tri-) pola­re oggi impe­ran­te nel siste­ma poli­ti­co ita­lia­no – han­no lan­cia­to un appel­lo per «dar vita, per le pros­si­me ele­zio­ni poli­ti­che, ad una lista anti­ca­pi­ta­li­sta, rivo­lu­zio­na­ria, comu­ni­sta, clas­si­sta e inter­na­zio­na­li­sta».
Il pic­co­lo col­let­ti­vo “Assal­to al cie­lo”, che ani­ma que­sto Blog, salu­ta con favo­re quest’iniziativa e, met­ten­do da par­te le dif­fe­ren­ze che esi­sto­no ver­so que­ste due orga­niz­za­zio­ni, pone a dispo­si­zio­ne di que­sto dif­fi­ci­le pro­get­to le pro­prie minu­sco­le ener­gie per favo­rir­ne la riu­sci­ta, facen­do appel­lo a chiun­que a sini­stra non voglia ras­se­gnar­si alla sof­fer­ta, pena­liz­zan­te e non con­vin­ta alter­na­ti­va tra lo sce­glie­re una pas­si­va asten­sio­ne e l’affidarsi all’ennesima fal­li­men­ta­re ripro­po­si­zio­ne di un pro­get­to neo­ri­for­mi­sta, a impe­gnar­si per dare gam­be all’idea di que­sta lista.
Con que­sto spi­ri­to, ripub­bli­chia­mo qui l’appello già usci­to sui siti del Pcl e di Scr, ripro­met­ten­do­ci – come già det­to – di tor­na­re in argo­men­to nei pros­si­mi giorni.
La redazione

Per una sinistra rivoluzionaria

Una lista anti­ca­pi­ta­li­sta, rivo­lu­zio­na­ria, comu­ni­sta, clas­si­sta, internazionalista

 

Il capi­ta­li­smo inter­na­zio­na­le ed euro­peo pro­se­gue la pro­pria offen­si­va con­tro le con­di­zio­ni di vita e di lavo­ro del­la clas­se lavo­ra­tri­ce e del­la mag­gio­ran­za del­la socie­tà. Un’offensiva che dura decen­ni, den­tro la zona euro e fuo­ri di essa. Un’offensiva con­dot­ta da tut­ti i gover­ni e da tut­ti i par­ti­ti di gover­no, inclu­so quel gover­no Tsi­pras di Syriza‑Anel che tut­te le sini­stre “rifor­mi­ste” ita­lia­ne ed euro­pee con­ti­nua­no a soste­ne­re acri­ti­ca­men­te. È la ripro­va che il rifor­mi­smo non è in gra­do di dare rispo­ste alla cri­si del capi­ta­li­smo e quin­di si subor­di­na agli inte­res­si del­le clas­si domi­nan­ti e alla con­ti­nui­tà dei sacrifici.
In Ita­lia, come nel resto d’Europa, que­sta subor­di­na­zio­ne al capi­ta­le del­le sini­stre rifor­mi­ste, poli­ti­che e sin­da­ca­li, ha pro­dot­to negli anni e decen­ni lo sman­tel­la­men­to pro­gres­si­vo del­le con­qui­ste dei lavoratori.
La neces­si­tà dun­que di un’altra sini­stra, che si bat­ta per la rot­tu­ra con le com­pa­ti­bi­li­tà capi­ta­li­ste in con­trap­po­si­zio­ne ad ogni illu­sio­ne rifor­mi­sta, è ripro­po­sta tan­to più oggi dall’intera situa­zio­ne poli­ti­ca e sociale.
In que­sta pro­spet­ti­va il Par­ti­to Comu­ni­sta dei Lavo­ra­to­ri e Sini­stra Clas­se Rivo­lu­zio­ne si pro­pon­go­no di dar vita, per le pros­si­me ele­zio­ni poli­ti­che, ad una lista anti­ca­pi­ta­li­sta, rivo­lu­zio­na­ria, comu­ni­sta, clas­si­sta e internazionalista.
Una lista che lot­ti con­tro l’austerità, con­tro l’Unione Euro­pea capi­ta­li­sta e per un pro­gram­ma di tra­sfor­ma­zio­ne rivo­lu­zio­na­ria del­la socie­tà, l’unico che può indi­ca­re una via d’uscita alla gran­de mag­gio­ran­za del­la popo­la­zio­ne atta­na­glia­ta da die­ci anni di cri­si di que­sto sistema.
Una lista che pon­ga al cen­tro la clas­se ope­ra­ia come sog­get­to sfrut­ta­to e moto­re di un pro­get­to di tra­sfor­ma­zio­ne; e attor­no ad essa le neces­si­tà di lavo­ra­to­ri e lavo­ra­tri­ci, disoc­cu­pa­ti, pre­ca­ri, immi­gra­ti, oppres­si, don­ne, omo­ses­sua­li e lesbi­che, gene­ri e mino­ran­ze discri­mi­na­te con­tro gli inte­res­si di capi­ta­li­sti e ban­che, gerar­chie eccle­sia­sti­che, orga­niz­za­zio­ni cri­mi­na­li, par­ti­ti padro­na­li, gover­ni e isti­tu­zio­ni dell’Europa borghese.
Una lista che ricon­du­ca quei biso­gni ad un pro­gram­ma di riven­di­ca­zio­ni che pon­ga la pro­spet­ti­va di un gover­no dei lavo­ra­to­ri e del­le lavo­ra­tri­ci: attra­ver­so l’opposizione alle pri­va­tiz­za­zio­ni e per le nazio­na­liz­za­zio­ni sot­to con­trol­lo dei lavo­ra­to­ri; la can­cel­la­zio­ne del­le leg­gi sul­la pre­ca­rie­tà – dal pac­chet­to Treu al Jobs Act – e di sman­tel­la­men­to del­la pre­vi­den­za socia­le e pen­sio­ni­sti­ca; la ridu­zio­ne net­ta dell’orario di lavo­ro a pari­tà di sala­rio; un digni­to­so sala­rio ai disoc­cu­pa­ti e a chi è in cer­ca di pri­ma occu­pa­zio­ne; un pia­no nazio­na­le di lavo­ro per case popo­la­ri e rin­no­va­men­to edi­li­zio, riqua­li­fi­ca­zio­ne del ter­ri­to­rio rin­no­va­men­to e poten­zia­men­to del­le infra­strut­tu­re – in con­tra­sto alle gran­di ope­re spe­cu­la­ti­ve – e dei ser­vi­zi pub­bli­ci uni­ver­sa­li e gra­tui­ti – scuo­la, tra­spor­to, sani­tà, ser­vi­zi etc.; la nazio­na­liz­za­zio­ne del­le ban­che e di tut­ti gli isti­tu­ti di cre­di­to, l’annullamento del debi­to pub­bli­co ver­so di esse e la rot­tu­ra con i vin­co­li del Fiscal Com­pact; il pie­no acces­so al per­mes­so di sog­gior­no per i migran­ti, la rot­tu­ra del ricat­to per­mes­so lavo­ro per un siste­ma di acco­glien­za fon­da­to sui pie­ni dirit­ti socia­li, eco­no­mi­ci e civi­li e l’apertura di cana­li uma­ni­ta­ri; l’opposizione alle guer­re impe­ria­li­ste; l’esproprio sen­za inden­niz­zo e sot­to con­trol­lo dei lavo­ra­to­ri del­le azien­de con­trol­la­te dai gran­di capi­ta­li mul­ti­na­zio­na­li e dal­la bor­ghe­sia nazionale.
Una lista inter­na­zio­na­li­sta, che assu­ma l’interesse gene­ra­le del movi­men­to ope­ra­io inter­na­zio­na­le, fuo­ri e con­tro ogni for­ma di sovra­ni­smo; che si bat­ta per i dirit­ti di auto­de­ter­mi­na­zio­ne di ogni nazio­na­li­tà oppres­sa; che pon­ga la pro­spet­ti­va dell’unificazione dell’Europa in una fede­ra­zio­ne di sta­ti socialisti.
Attor­no a que­sti assi gene­ra­li – clas­si­sti, comu­ni­sti, inter­na­zio­na­li­sti – pro­dur­re­mo a bre­ve un testo pro­gram­ma­ti­co compiuto.
Quel­lo che appa­re evi­den­te di fron­te allo sce­na­rio del­la divi­sio­ne, mano­vre e con­fu­sio­ne a sini­stra è che la nostra si con­fi­gu­re­rà come l’unica lista basa­ta su un rea­le pro­gram­ma anti­ca­pi­ta­li­sta e rivo­lu­zio­na­rio, in con­trap­po­si­zio­ne a pro­gram­mi rifor­mi­sti di destra e di sini­stra, al mas­si­mo anti­li­be­ri­sti, mai anti­ca­pi­ta­li­sti, pre­sen­ta­ti per di più da quel­le for­ze di sini­stra che in pas­sa­to han­no col­la­bo­ra­to con i gover­ni di centrosinistra.
Dall’inizio del­la cri­si abbia­mo visto una serie di gover­ni (Ber­lu­sco­ni, Mon­ti, Let­ta, Ren­zi, Gen­ti­lo­ni) respon­sa­bi­li del­le peg­gio­ri poli­ti­che di mas­sa­cro socia­le di que­sti decen­ni, a cui han­no col­la­bo­ra­to tan­to la destra quan­to il cen­tro­si­ni­stra, com­pre­se quel­le for­ze che dopo aver rot­to all’ultimo minu­to voglio­no pre­sen­tar­si come la sini­stra in que­sto pae­se. Il tut­to con la col­pe­vo­le com­pli­ci­tà del­le buro­cra­zie sindacali.
È neces­sa­rio affer­ma­re il pun­to di vista di clas­se anche con­tro la dema­go­gia agi­ta­ta dal Movi­men­to 5 Stel­le che oggi mostra sem­pre più chia­ra­men­te il suo vol­to libe­ri­sta e anti-immi­gra­ti, strut­tu­ral­men­te osti­le a rico­no­sce­re le istan­ze del­la clas­se lavo­ra­tri­ce e degli sfrut­ta­ti in generale.
Anche per que­sto rite­nia­mo asso­lu­ta­men­te neces­sa­rio che ci sia, anche sul ter­re­no elet­to­ra­le, la voce di quel­le orga­niz­za­zio­ni poli­ti­che che, uni­che, non han­no mai tra­di­to gli sfrut­ta­ti e gli oppres­si, i loro biso­gni, le loro pro­spet­ti­ve di rea­le liberazione.
Per que­sto noi invi­tia­mo tut­ti i e le mili­tan­ti e atti­vi­sti real­men­te di sini­stra ad unir­si a noi in que­sta iniziativa.
Come invi­tia­mo tut­ti e tut­te gli e le sfrut­ta­ti ed oppres­si ad appog­giar­ci col loro voto così come nel­le lotte.


Par­ti­to Comu­ni­sta dei Lavo­ra­to­ri — Sini­stra Clas­se Rivoluzione