Dopo la furibonda lite svoltasi alla Casa Bianca fra Zelensky, Trump e Vance, e di fronte alla manifestata volontà della nuova amministrazione Usa di “disimpegnarsi” dal conflitto in Ucraina, i sempre più ininfluenti leader dell’Ue – con l’aggiunta della Gran Bretagna – stanno cercando di uscire dalla situazione di stallo in cui si trovano per essere stati sostanzialmente “abbandonati” dagli Stati Uniti.
La necessità di tener fede alle proprie posizioni guerrafondaie nell’ottica di una sempre maggiore russofobia, e di prolungare il più possibile la guerra in atto, li ha indotti a convocare una riunione d’emergenza a Londra per cercare di trovare una possibile soluzione alla propria marginalità nel “terrore” di restare soli a confrontarsi con Mosca senza la copertura degli Stati Uniti.
Ce ne parla il sempre acuto Simplicius nell’articolo che presentiamo oggi.
Buona lettura.
La redazione
Il Circo dell’Unione Europea ripropone il solito vecchio spettacolo itinerante
Simplicius
Il Gran Circo itinerante europeo si è riunito a Londra per un’altra convention di emergenza dei clown:

Non essere così triste, hai un mondo da salvare.
Doveva essere un “segnale di solidarietà” o qualcosa del genere, come immaginato dagli sceneggiatori dietro le quinte che lavorano faticosamente per adattare al pubblico contemporaneo comunicati stampa ormai obsoleti da decenni. In realtà, lo spettacolo inscenato in modo bizzarro sembra sempre più anacronistico ogni volta che lo si guarda.
Chiedetevi: a chi sono rivolte queste manifestazioni?
Certamente non agli americani, a cui non importa più nulla dell’Ucraina, né dell’Europa, del resto. E nemmeno agli europei, che non controllano più le leve democratiche in grado di imprimere cambiamenti apprezzabili alla situazione. Alla fine, sembra che lo spettacolo sia messo in scena per se stesso, perché l’élite europea ha creato una sorta simulacro di cassa di risonanza in cui proietta le proprie esibizioni da baraccone fino alla nausea, come se fosse una strana distorsione della realtà. È come una TV rotta, sintonizzata su un canale fuori uso, che emette un rumore sibilante in un appartamento abbandonato da tempo.
Il tutto per riempirsi le orecchie di melassa digitale, usando i vecchi manuali di un’epoca ormai tramontata:
Non sto esagerando in cerca di una battuta ad effetto, è proprio così a pensarci bene. L’incredibile carovana da circo sembra sempre più piccola, meno importante e più isolata che mai. Uno dei motivi è che i “leader” nominati di recente sono di un livello inferiore persino alla famigerata coorte degli ultimi anni.
I cospiratori che gestiscono lo spettacolo devono raschiare il fondo del barile per tirare fuori i pagliacci truccati che ora sfilano come “autorità”. Ne è un ottimo esempio Kaja Kallas, che ora invoca una “guerra” europea nonostante nessun europeo l’abbia votata come “massima diplomatica” d’Europa.
Si noti come usino in modo subdolo termini ambigui come “designato”, poiché “eletto” è fuori discussione. Sembra quasi che stiano dicendo: “In fondo anche Lenin ha ‘designato’ se stesso per succedere allo zar Nicola”.
L’UE è diventata una sorta di labirinto di specchi, dove gli stessi personaggi continuano a muoversi per mettersi in mostra davanti al loro orribile riflesso. Tusk è un altro fantoccio, che oggi ha recitato la sua ridicola sceneggiatura in un teatro vuoto:
Il britannico dallo sguardo vitreo ha promesso di sostenere la sovranità dell’Ucraina con “truppe sul campo e mezzi aerei”:
E la stampa accondiscendente si è subito adeguata:
Ma tutto questo fumo negli occhi non è riuscito a nascondere che il “piano” dipende interamente dal raggiungimento di un cessate il fuoco con la Russia, prima di tutto. Nell’ultimo rapporto abbiamo spiegato che la Russia ha ora dichiarato inequivocabilmente che non saranno presi in considerazione tali cessate il fuoco lungo l’attuale linea di contatto, quindi di cosa stanno parlando esattamente questi palloni gonfiati?
Ed è qui che arriviamo al cuore del piano appena rimodellato:
Vedete, vogliono prima creare una immediata “tregua temporanea” per salvare l’Ucraina e rifornirla rapidamente di armi con il pretesto di intensificare i “colloqui di pace”. Durante questa breve tregua intendono spingere le loro forze armate nella “DMZ” [zona demilitarizzata] per cambiare i risultati della guerra. Ma il trucco è più economico di una tendina da doccia da un dollaro e non ha alcuna possibilità di ottenere qualcosa oltre a una breve risatina da parte dell’uomo ora al posto di comando: Putin.
Macron ha dichiarato al quotidiano Le Figaro di non credere in un cessate il fuoco che potrebbe essere concordato da Stati Uniti e Russia.
“Se ci fosse un cessate il fuoco completo, sarebbe estremamente difficile monitorarne il rispetto”, spiega il presidente francese.
Invece, lui e Starmer hanno proposto una “tregua in aria, in mare e sulle infrastrutture energetiche” per un mese.
Le truppe straniere, a suo avviso, saranno dispiegate in Ucraina solo nella seconda fase. Egli crede che “questo piano permetterà agli europei di entrare in gioco, mentre Trump e Putin rimarrebbero volentieri faccia a faccia”.
Macron ha anche espresso fiducia nella possibilità di una “de-escalation” fra Trump e Zelensky. Ha già parlato con il presidente americano venerdì e sabato: “Nei prossimi giorni dovremmo essere in grado di ristabilire il dialogo”.
Il punto cruciale dell’intera questione sta nella clausola della dichiarazione di Starmer riportata sopra: rileggetela attentamente. Egli afferma che l’unico modo per portare sul campo le truppe britannico-francesi di “mantenimento della pace” è se saranno sostenute dalla potenza statunitense. In breve: l’Europa è troppo terrorizzata per agire da sola e non intende schierare truppe a meno che non abbia garanzie americane sul loro sostegno, nel caso in cui la Russia trasformi i suoi peacekeeper in compost carbonizzato. Gli Stati Uniti hanno già respinto tali possibilità numerose volte, quindi la farsa di Starmer e Macron è solo un’altra vuota sceneggiata.
La Russia ha espresso preventivamente ciò che pensa di tali piani, quando due missili Iskander hanno trasformato una spedizione di armi britanniche in scorie fuse nel porto di Odessa la scorsa notte:
Vladimir Putin ha lanciato un attacco missilistico per affondare una nave da carico, che – come la Russia sostiene, benché senza conferme – avrebbe trasportato armi britanniche per l’Ucraina. Due missili balistici Iskander‑M hanno colpito la nave portacontainer MSC LEVANTE F battente bandiera panamense, a quanto pare di proprietà svizzera, poco dopo il suo arrivo a Odessa il 1° marzo, dopo una sosta in Turchia.
PS. Di proprietà svizzera, battente bandiera panamense, caricata in Turchia con armi britanniche, eppure tutti dicono che questa guerra è ancora solo tra Russia e Ucraina.
Si dice che almeno dieci mercenari britannici siano diventati un “tesoro sommerso” insieme alla loro nave.
Tutti gli espedienti non sono riusciti a nascondere il fatto che la messinscena si sta sfaldando come una vecchia carta da parati. L’ammiraglio James Stavridis ha fatto eco a questo sentimento quando ha avvertito che la NATO è una reliquia agonizzante:
“Non voglio essere eccessivamente drammatico, ma potremmo essere di fronte agli ultimi giorni della NATO”
- James Stavridis, ex comandante supremo alleato in Europa.
Nel frattempo, il New York Times riferisce che il flusso di armi statunitensi verso l’Ucraina è stato quasi interrotto:
Il carosello gira e rigira, con le solite vecchie e stanche fandonie europee che hanno stancato le orecchie degli ormai esausti cittadini dell’UE: più spese per la difesa, più unità, più guerra, guerra, guerra, mentre ci si congela e si muore di fame. I risultati sempre più scarsi della propaganda sono arrivati al culmine, e l’unica ragione per cui questi idioti si aggrappano al potere è perché hanno ancora il controllo del sistema elettorale fraudolento, come dimostrato di recente in Romania, dove Georgescu è stato arrestato giorni fa.
Nel frattempo, ci sono alcune indicazioni che Trump stia procedendo a un ripristino dei rapporti con la Russia. Sembra che sia stato scelto un nuovo ambasciatore russo negli Stati Uniti, con la normalizzazione dei rapporti e delle missioni diplomatiche in dirittura d’arrivo:
Secondo il quotidiano tedesco Bild, Trump starebbe addirittura lavorando “in segreto” al ripristino del gasdotto Nord Stream 2:
L’accordo è stato messo a punto da Matthias Warnig, ex direttore esecutivo dell’operatore svizzero Nord Stream 2, secondo quanto affermato domenica da FT. Investitori statunitensi anonimi stanno sostenendo il piano in una “mossa un tempo impensabile che mostra l’ampiezza del riavvicinamento di Donald Trump [presidente degli Stati Uniti] a Mosca”, ha scritto il giornale.
La Russia, nel frattempo, ha chiesto la ripresa dei voli diretti con gli Stati Uniti:
Dal punto di vista della Russia, l’unico modo per poter nuovamente fidarsi degli Stati Uniti, al punto da porre effettivamente fine al conflitto in futuro, è che gli Stati Uniti dimostrino una buona fede senza precedenti “scongelando” le relazioni e normalizzando almeno i principali ostacoli tra i due Paesi. È comprensibile che le questioni più importanti, come le sanzioni, debbano rimanere in vigore per ora, per salvare le apparenze, ma gli Stati Uniti dovranno dimostrare alla Russia di essere in grado di venire loro incontro dopo decenni di tradimenti. In quest’ottica, queste cose sono un buon inizio … ma solo un inizio.
Come ultima considerazione sul vertice di Londra per l’Ucraina, Politico riporta le solite vecchie parole – ma è solo altro rumore e niente di nuovo:
L’Europa entra in una settimana cruciale per il futuro della sua sicurezza, dopo un vertice a Londra che ha fornito molte promesse ma poche risposte concrete.
È come un brutto dejà vu. Roboanti promesse di decine di miliardi in aiuti, che come al solito non hanno portato a nulla, con notizie che indicano che diversi Stati dell’UE (Italia, Portogallo, Spagna, Ungheria, ecc.) sono contrari. La macchina degli articoli istituzionali, Politico compreso, a questo punto si limita a generare rumore per far sembrare che qualcosa si stia muovendo: inerzia fine a se stessa.
Ora un altro “grande incontro del giovedì” a Bruxelles è pronto a dare il via al secondo round dei colloqui: questo sarà sicuramente quello buono! Sento già l’odore dei miliardi. Altre pose per le foto, sorrisi inquieti e sguardi assenti, trionfalismi studiati a tavolino e cartelli che recitano banali slogan di pubbliche relazioni come Securing Our Future (Garantire il nostro futuro): tutto preconfezionato, artificiale e privo di significato:
Ecco come tutto ciò appare alla gente comune:
Un paio di note interessanti. La prima dal canale Rezident UA [canale Telegram ucraino]:
Colleghi, le nostre fonti hanno riferito che la Gran Bretagna guida tutti i processi in Ucraina e che Zelensky è completamente dipendente dall’MI‑6, tutte le nostre risorse e infrastrutture strategiche sono state trasferite a Londra. Quando gli ucraini scopriranno come il Paese si è “venduto” per le ambizioni politiche personali di Zelensky, questo sarà un vero e proprio fattore scatenante, ma finora i patrioti applaudono per la sua posizione nello scontro con Trump.
La successiva è interessante in quanto sembra essere confermata dalle foto di Yermak, che non indossa mai un abito:
Legitimniy [Canale Telegram ucraino]
La nostra fonte riferisce che la delegazione ucraina, compreso Zelensky, era stata avvertita che avrebbe dovuto presentarsi in abiti formali alla Casa Bianca. C’era un certo codice di abbigliamento. Yermak ha indossato un completo. Ma Zelensky ha specificamente violato questo “regolamento” presentandosi in maniera “informale” e volendo dimostrare la sua unicità, ma ha immediatamente messo Trump, a cui non piacciono certi atteggiamenti pubblici, in una posizione negativa nei suoi confronti.
Possiamo vedere dalla famigerata scena nello Studio Ovale, Yermak effettivamente vestito in giacca e cravatta:
Yermak è solitamente visto indossare la vecchia tenuta da Michael Myers in presenza di dignitari stranieri o dei suoi assistenti:
Quindi per Trump indossare un abito, al contrario di Zelensky, sembra significativo.
Ma oggi Zelensky ha raddoppiato la posta, segnalando così la sua “forza” mentre si accostava al Re in persona: forse è stata l’unica figura di spicco, oltre a Bono, ad apparire davanti al Monarca d’Inghilterra vestito con una maglietta:

La magica favola del principe e del povero.
A pensarci bene però, sembra che persino Bono abbia avuto la presenza di spirito e la dignità di indossare un completo.
Per concludere, un ultimo succoso spunto di Rezident che preannuncia i fuochi d’artificio della primavera-estate:
Il MI‑6 ha consegnato a Zelensky a Londra nuove informazioni secondo cui in primavera sono in preparazione diverse importanti operazioni offensive del Cremlino in Ucraina. Secondo l’intelligence britannica, è importante annunciare la mobilitazione di ragazzi a partire dai 18 anni e rafforzare il fronte in direzione di Pokrovsky e Zaporizhzhya.
Ricordiamo che la Russia non ha lanciato molti missili negli ultimi due mesi e probabilmente ne sta accumulando una grande quantità. Lo stesso vale per il movimento sul campo di battaglia in generale:
È logico che, dopo aver atteso il momento giusto e aver raccolto le forze, nei prossimi mesi la Russia cercherà di intensificare la propria azione per cogliere l’opportunità della spirale discendente dell’Ucraina e piegarla definitivamente.
Traduzione dall’inglese di Andrea Di Benedetto