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E proprio dalla piattaforma Substack abbiamo estrapolato il testo che vi segnaliamo, scritto da Simplicius The Thinker, uno dei migliori, più completi e documentati analisti di geopolitica. L’articolo riferisce di un rapporto militare segreto che è trapelato sulla stampa francese, in cui militari di alto rango esprimono la loro contrarietà all’idea del presidente francese Macron di inviare truppe in Ucraina, ammettendo che la guerra è ormai persa a fronte della superiorità tecnica e militare delle forze armate russe.
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Buona lettura.
La redazione
Un esplosivo rapporto militare francese segreto fa ammissioni scioccanti: “L’Ucraina non può vincere!”
Simplicio il Pensatore
Amici, avrei voluto rendere gratuito quest’articolo, ma ahimè mi sono infilato in un nuovo programma di lavoro che prevede almeno due articoli a pagamento al mese, uno ogni quindici giorni, quindi questo deve riempire il buco. Ma se non volete perdervi questo inquietante resoconto, suggerisco a chi non può abbonarsi di utilizzare la nuova funzione di Substack, che dovrebbe consentire agli abbonati di sbloccare un articolo gratuito di prova. Sfortunatamente, non so come funzioni esattamente dal punto di vista del lettore, né come si attivi, dato che sembra essere qualcosa di nuovo o ancora in fase di implementazione. Si tratta di un articolo di 4.400 parole, e come al solito ho lasciato aperte, secondo le mie stime, le prime 900+ parole per farvi venire l’acquolina in bocca.
È emerso, secondo fonti del giornale francese Marianne, che il recente delirio di Macron deriva da una serie di “valutazioni” confidenziali dei militari francesi, che non solo hanno fornito un quadro assolutamente disastroso della realtà sul terreno in Ucraina, ma che, senza mezzi termini, hanno concluso che “L’Ucraina non può vincere militarmente questa guerra”.
«”L’Ucraina non può vincere questa guerra militarmente”, conclude il primo rapporto, scritto nell’autunno del 2023, dopo la disastrosa offensiva di terra di Kiev. Il rapporto elogia le forze russe definendole il nuovo standard “tattico e tecnico” di come condurre operazioni difensive e sfata il mito mediatico degli “assalti di carne”».
Per avere un quadro immediato della situazione, ecco una sintesi del rapporto ad opera di DDGeopolitics:
«Mentre Macron potrebbe preparare qualcosa di disastroso, le Forze Armate francesi stanno cercando di dare l’allarme attraverso i media francesi.
Nella pubblicazione francese Marianne, molto vicina alla classe politica francese, gli ufficiali francesi, a condizione di anonimato, hanno parlato delle loro impressioni sulla guerra in Ucraina, sulle truppe ucraine e sulle forze armate russe.
In sintesi, gli ufficiali che hanno parlato con la rivista hanno valutato in modo molto positivo l’esercito russo. L’esercito russo, contrariamente a quanto ritengono i media occidentali, addestra adeguatamente le nuove reclute, organizza la rotazione del personale e delle unità in prima linea e mescola sempre i veterani con le nuove reclute in modo che i nuovi soldati possano imparare più rapidamente.
Al contrario, gli ucraini hanno sprecato la loro migliore e ultima possibilità di vittoria nell’offensiva dell’estate 2023. Le forze armate francesi stimano inoltre che l’Ucraina abbia bisogno di 30.000‑35.000 nuovi coscritti o reclute ogni mese per mantenere costante il livello delle forze, ma attualmente gli ucraini ne stanno reclutando solo la metà.
L’articolo valuta che al momento non esiste un percorso plausibile per una vittoria militare ucraina».
Sembra quindi abbastanza plausibile che Macron abbia effettivamente perso la testa a causa del rapporto proveniente da fonti militari fidate, che ha portato al suo crollo Defcon 1[1] e alle sue manifestazioni di esaltazione da sindrome di Tourette sul dispiegamento delle truppe[2]. Ora ha persino annunciato l’intenzione di “rivolgersi al popolo” sulla questione ucraina prossimamente, secondo il quotidiano Le Monde.
Ma se il rapporto militare segreto è stato dannoso per le forze armate ucraine, lo è stato ancora di più per la Grande Armée del famigerato Petit caporal:
«Non escludendo di inviare truppe in Ucraina, Emmanuel Macron ha suscitato clamore in Europa ed è stato sconfessato dagli americani. Diversi militari francesi, intervistati da Marianne, affermano di “essere rimasti sorpresi”. “Non è il caso di montarsi la testa: rispetto ai russi siamo un esercito di majorette”, ironizza un alto ufficiale persuaso che “l’invio di truppe” francesi sul fronte ucraino sarebbe semplicemente “irragionevole”. All’Eliseo viene adottata la posizione secondo cui “il Presidente voleva lanciare un messaggio forte”, come glissa un consigliere riprendendo la formula “di parole attentamente calibrate”».
Bisogna leggerlo due volte per crederci. Sì, è l’esercito francese che si auto‑definisce un esercito di majorette di fronte all’esercito russo. “Chi vuole prendere in giro, mandandoci in Ucraina?”, sembrano protestare i militari.
Il rapporto prosegue ancor più pessimisticamente:
«La pianificazione immaginata a Kiev e all’interno degli Stati maggiori occidentali si è rivelata “disastrosa”. “I pianificatori pensavano che non appena le prime linee di difesa russe fossero state superate l’insieme del fronte sarebbe crollato […]. Queste fondamentali fasi preliminari sono state affrontate senza tener conto della forza morale del nemico sulla difensiva: cioè, la volontà dei soldati russi di aggrapparsi al terreno”, constata questo rapporto che evoca “il fallimento della pianificazione” del campo occidentale».
Ma questa si chiama “sottovalutazione”.
E chiediamoci: perché, esattamente, l’Occidente ha sottovalutato così tanto la Russia? Oh, giusto, perché tutte le sue proiezioni e stime erano basate su dati totalmente erronei. Quando la SBU[3] riferisce di 20 aerei russi abbattuti a settimana e di 500.000 vittime russe – o qualunque altra assurdità quotidiana – allora, mi dispiace dirlo, questo influenzerà molto sfavorevolmente le vostre aspettative e la pianificazione delle missioni.
L’ho già detto in precedenza, ma lo ripeterò per i nuovi abbonati: le forze armate statunitensi hanno lanciato un’iniziativa completamente nuova con il compito specifico di integrare la “open source intelligence” nella loro pianificazione, entusiasmandosi per i primi, apparentemente molto fruttuosi, “successi” di questa partnership con i fanatici autistici OSINT pro‑Ucraina nella prima fase della guerra.
Tuttavia, ciò si è rivelato tristemente famoso quando sono cominciate a trapelare notizie sul fatto che gran parte della pianificazione della missione USA/CIA per la grande “controffensiva di Zaporož’e” si basava in realtà su mappe OSINT obsolete delle difese russe. In breve: hanno pianificato l’offensiva sulla base di mappe Twitter realizzate in Microsoft Paint da scribacchini come Andrew Perpetua. Una volta che le truppe ucraine hanno effettivamente raggiunto le linee, si sono rese conto che le cose erano ben diverse da come le loro informazioni su Twitter avevano assicurato, perché le forze russe si erano accorte del loro eccessivo affidamento su tali poco igieniche abitudini di “dati” e hanno proceduto a modificare molte delle strutture e delle posizioni difensive.
Il rapporto continua elogiando il vecchio e affidabile equipaggiamento sovietico:
«Senza supporto aereo e con equipaggiamenti occidentali eterogenei e meno efficienti dei vecchi equipaggiamenti sovietici (“obsoleti, di facile manutenzione e utilizzabili in condizioni di degrado”, si legge nel rapporto), le truppe ucraine non avevano alcuna speranza di sfondare».
La Russia – ammette sconcertato il rapporto – è oggi il modello di riferimento della difesa militare a livello mondiale. E prosegue:
«L’esercito russo è attualmente il riferimento “tattico e tecnico” per pensare e mettere in opera il modo difensivo».
Sono praticamente allibito! Per due anni ci hanno preso in giro quando scrivevamo queste stesse parole, mentre per tutto questo tempo i capi militari della NATO erano segretamente d’accordo con noi. È quasi surreale ottenere vendetta in questo modo.
È degno di nota il fatto che in precedenti pubblicazioni di questo tipo, ad esempio dell’Institute for the Study of War, del Royal United Services Institute e altre fabbriche di propaganda, qualche elogio era occasionalmente trapelato, ma raramente senza il contraltare di pesantemente ridicole affermazioni del tipo: “Le truppe russe hanno dimostrato forza nel catturare la città X, ma lo hanno fatto con ondate di carne che hanno prodotto 50.000 vittime”, e così via.
E invece in questo rapporto non c’è una sola critica, ma solo un elogio puro e semplice della supremazia dimostrata dall’esercito russo.
[…]
Note
[1] Defcon (“Defense readiness condition”, cioè “Condizione di prontezza difensiva”) è una scala discendente che misura il livello di minaccia di escalation bellica e di prontezza operativa delle truppe, e va da Defcon 5 (tempo di pace, nessuna minaccia imminente) a Defcon 1 (tempo di guerra, guerra nucleare in corso o imminente, stato di massima allerta delle truppe). Il livello più basso mai registrato è stato Defcon 2 con la crisi dei missili di Cuba nel 1962 (N.d.T.).
[2] La sindrome di Tourette è un disturbo che provoca tic incontrollati, grida e perdita di controllo del linguaggio (N.d.T.).
[3] La SBU è l’agenzia dei servizi segreti ucraini (N.d.T.).